RCM Gruppo TACCONI
L’azienda RCM nasce nel 1973 come azienda produttrice di particolari meccanici per l’industria automotive in provincia di Bologna.
Nel 2007 entra a far parte del gruppo Fonderie Officine Meccaniche Tacconi, specializzato nella fusione di ghisa e acciaio inossidabile. RCM si estende su una superficie di 13.000 mq composta da 9 capannoni divisi tra lavorazione, montaggio, collaudo e manutenzione dei componenti. La gamma di prodotti lavorati da RCM comprende turbine, testate motore, differenziali, telai per auto e moto.
L’importanza del lavaggio
RCM mette il lavaggio dei pezzi lavorati al centro del ciclo produttivo. Dotato di ben 19 impianti di lavaggio finale e interoperazionale, l’azienda ha di recente risolto il problema del lavaggio delle turbine in ghisa. Le turbine, una volta uscite dalla fonderia, presentavano particelle di terra rimaste all’interno delle stesse anche dopo le varie lavorazioni meccaniche e la sbavatura manuale. Per questo motivo, i tecnici RCM hanno cercato una soluzione che potesse permettergli di ottenere l’elevato grado di pulizia richiesto dal settore automotive, che prevedono una dimensione delle particelle residue inferiore ai 600 micron.
La soluzione di lavaggio
Il sistema di lavaggio per le turbine in ghisa doveva asportare i trucioli e i residui di olio lubrorefrigerante, ed inoltre proteggere anche le turbine dalla corrosione. La particolare conformazione della chiocciola interna alla turbine richiedeva un flussaggio interno ad alta pressione con getti mirati. Dollmar Meccanica ha progettato un sistema di lavaggio a giostra con getti mirati a pressioni predeterminate. Attraverso due tamponi dotati di ugelli che chiudono le parti laterali della chiocciola creano una sorta di barriera per far sì che gli ugelli entrino nella chiocciola ed eseguano un
lavaggio ad alta pressione. Poiché i fori sono chiusi, la chiocciola si riempie di acqua e il liquido può indirizzarsi verso l’unica via di uscita rappresentata dai fori presenti su uno dei due lati.
L’intento di RCM è quello di equiparare l’importanza dei sistemi di lavaggio a quella delle macchine utensili, aumentando il numero di impianti per la pulizia interoperazionale, che contribuiscono ad un risultato finale ottimale, e proseguire sulla strada di una cooperazione sempre più stretta con gli specialisti di lavaggio, come nel caso di Dollmar Meccanica.
Estratto da ICT – luglio/agosto 2017.
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