Stabilimento Carrara
Dalla vasca di trielina all’impianto di lavaggio con detergenti: il cambiamento tecnologico e ambientale nei trattamenti di superfici per conto terzi
L’Azienda
Verniciatura Carrara è specializzata nella realizzazione di trattamenti superficiali per conto terzi. Abbina la propria tradizionale cura artigianale nel campo dei trattamenti – lavaggio, pretrattamento e verniciatura – a soluzioni che la posizionano ad un alto livello nei settori prevalenti della sua attività come l’aeronautica civile e militare, le apparecchiature elettromedicali e le motociclette di prestigio.
Verniciatura Carrara nasce nel 1975 e si trova a Malnate (VA), gestita dal fondatore Francesco Carrara, coadiuvato da Paolo Malinverno. Occupa una superficie di 4.800m² e tratta milioni di pezzi all’anno d’alluminio e acciaio delle più svariate forme e dimensioni, per un fatturato di 1,6 milioni di euro.
Il problema da risolvere
Sotto il profilo ambientale, Verniciatura Carrara si distingue per l’eliminazione della vasca di trielina, motivo importante anche per quanto riguarda l’ambiente di lavoro dei 14 dipendenti dell’azienda.
Il successo di Verniciatura Carrara e il moltiplicarsi delle commesse di lavaggio di pezzi di grandi dimensioni ha richiesto l’installazione di sistemi in grado di offrire prestazioni adeguate.
Si è visto infatti necessario, passando dalla trielina al detergente, riuscire a dare ai manufatti metallici un’appropriata protezione contro la corrosione, data la loro permanenza in magazzino e i trattamenti preliminari subiti dai pezzi dopo il lavaggio e prima della verniciatura.
La soluzione adottata
L’impianto di lavaggio a rampe mobili Finep svolge due operazioni.
La prima è composta dallo sgrassaggio e la fosfatazione dei pezzi tramite un prodotto di fosfosgrassaggio, ad alta concentrazione di molibdato (contro la ruggine). Questo procedimento dura 5 minuti ed avviene ad una temperatura di 60º C.
Al fosfosgrassaggio seguono 2 minuti di gocciolamento (drenaggio della soluzione fosfosgrassante) dopo i quali si attiva la fase di risciacquo che dura 6 minuti ad una temperatura di 75-80ºC. La temperatura residua sui pezzi al termine dello stadio di risciacquo ne determina l’autoasciugatura.
Il ciclo completo dell’operazione di lavaggio dura 13 minuti e si conclude con il pezzo pronto per i trattamenti successivi e l’immagazzinamento.
L’acqua di risciacquo viene recuperata e utilizzata per alimentare i veli d’acqua delle cabine di verniciatura, dopo essere stata opportunamente trattata.
La vasca di sgrassaggio viene smaltita 2-3 volte all’anno secondo le normali procedure di legge.
Conclusioni
«Oltre a risolvere la problematica tecnica ed ambientale illustrata – dice Paolo Malinverno – l’investimento dell’impianto di lavaggio a rampe mobili proposto da Dollmar Meccanica si è rivelato competitivo anche in termini economici. Inoltre, l’assistenza complessiva di Francesco Marinelli è stata ed è un sostegno di grande utilità. Siamo convinti di aver deciso per la soluzione migliore, nella delicata e importante circostanza del cambiamento. Il nostro fornitore ci ha presentato e proposto un processo, e non semplicemente un impianto o dei prodotti chimici di pretrattamento.
Oltre all’impianto, infatti, utilizziamo i formulati Dollmar, che si sono rivelati prodotti di qualità, affidabili e con il valore aggiunto della consulenza che può offrire un unico interlocutore per l’intero processo.
Grazie alle scelte effettuate in collaborazione, oggi lavoriamo in piena tranquillità, sia per quanto riguarda l’aspetto normativo, sia per la sicurezza di potere acquisire ogni tipo di commessa, garantendo al cliente i risultati che si aspetta».
«Ritengo – conclude Paolo Malinverno – che fare impresa oggi significhi lavorare ponendo grande attenzione al capitale umano, alle esigenze del committente e al mercato, nel quale ci si inserisce sempre di più, secondo la mia esperienza, offrendo standard qualitativi elevati, tempestività del servizio e disponibilità a interpretare fedelmente anche i punti più “critici” dei capitolati, spesso, considerati i settori per i quali operiamo, estremamente sofisticati».
Estratto da “Lavaggio Industriale”