Leghe Leggere Lavorate

L’azienda

Nata negli anni ’50, l’azienda Leghe Leggere Lavorate produceva componenti metalmeccanici per settori come automotive, valvole e scambiatori di calore. I requisiti sempre più stringenti nel settore principe di Leghe Leggere hanno spinto il management dell’azienda verso l’introduzione in nuove nicchie di mercato. Fu così che negli anni novanta venne identificato il settore medicale come potenziale mercato di sviluppo. Scelta ideale, in quanto attualmente l’azienda produce per l’85% componentistica medicale sia per l’Italia che per l’estero. Con un parco macchine che conta 40 torni e 3 centri di lavoro, oggi l’azienda produce, confeziona e spedisce fino a 500.000 pezzi al mese tra placche, viti e parti di protesi in titanio e acciaio certificati.

La fase di lavaggio

In un settore così delicato, la scelta della tecnologia di lavaggio è un passaggio fondamentale per garantire le più elevate performance di pulizia richieste. Visto il rapporto di collaborazione di lunga data con Dollmar Meccanica, Leghe Leggere ha infatti deciso di introdurre una macchina di lavaggio modello Multisolvent. L’impianto è a circuito chiuso e funziona in sottovuoto con 3 tipi di solventi diversi, quindi percloro, idrocarburi o alcol modificato. In questo caso è stato scelto l’alcol modificato Dollmarsol G120, in quanto rispondeva perfettamente sia alle esigenze di minor impatto ambientale che di pulizia richiesti dall’ambiente medicale, inferiore ai 2 micron di residuo. Inoltre, l’impianto è dotato di un sistema di ultrafiltrazione specifico per il settore medicale e adatto alla separazione sia di oli vegetali che minerali.

Oltre a ciò, è di fondamentale importanza la costanza del livello di pulizia per tutti i componenti lavati, in quanto la maggior parte dei pezzi passano a lavorazioni successive come pallinatura, ossidazione, elettrolucidatura e burattatura.

Conclusioni

L’efficacia della tecnologia di lavaggio, del prodotto chimico, dell’assistenza tecnica e chimica di Dollmar sono stati i pilastri della perfetta sinergia tra cliente e fornitore che perdura da decenni.

Pubblicato su ICT n°14 – ottobre 2018